Nel 2025, la sicurezza e la conformità normativa degli impianti industriali non sono più aspetti secondari, ma fattori cruciali per garantire continuità produttiva, evitare sanzioni e proteggere la reputazione aziendale. Le recenti evoluzioni legislative – come il Regolamento Macchine UE 2023/1230, la nuova CEI EN 60204-1:2024, la EN ISO 13849-1:2023 e il Regolamento UE sull’Intelligenza Artificiale – impongono nuovi standard a cui tutte le aziende devono adeguarsi, specialmente quelle con impianti datati o già oggetto di modifiche.
Il rischio della non conformità: cosa si rischia nel 2025
Non essere in regola significa esporsi a conseguenze gravi:
- Multe e sanzioni da parte di ASL, INAIL, ARPA
- Fermi produttivi in caso di prescrizioni obbligatorie
- Responsabilità penali e civili per infortuni o mancanza di documentazione
- Esclusione da appalti o collaborazioni con clienti certificati
- Perdita dell’accesso agli incentivi fiscali legati a Transizione 4.0 / 5.0
Il problema più frequente? Molti impianti ancora produttivi sono stati installati prima del 2005 e oggi risultano non più conformi alle normative aggiornate. Interventi apparentemente minori – come la sostituzione di un PLC o l’aggiunta di una macchina – possono compromettere la certificazione CE e obbligare a una nuova valutazione dei rischi.
Come capire se il tuo impianto è a norma?
Porsi alcune domande chiave aiuta a fare un primo check:
- Il PLC installato ha più di 10 anni (es. S5 o S7-300)?
- Il quadro elettrico rispetta la CEI EN 60204-1 (edizione 2024)?
- È presente una valutazione dei rischi aggiornata anche dopo modifiche o revamping?
- I dispositivi di sicurezza (barriere, pulsanti di emergenza, finecorsa) sono certificati e testati?
- La documentazione CE, manuali e fascicolo tecnico sono completi e aggiornati?
- Se è presente intelligenza artificiale, sono garantiti tracciabilità e protezione da usi impropri?
Se hai risposto “sì” anche solo a una domanda, l’impianto potrebbe non essere conforme e richiedere un intervento immediato.
La soluzione: revamping tecnico e documentale
La buona notizia è che non serve rifare l’intero impianto da zero. Nella maggior parte dei casi, un intervento di revamping mirato è sufficiente per riportare il sistema in conformità normativa.
Un intervento tipo può includere:
- Sostituzione del PLC con modelli moderni e certificati Safety (es. Siemens S7-1500)
- Aggiornamento del quadro elettrico secondo CEI EN 60204-1
- Integrazione di HMI e SCADA con gestione sicura degli allarmi e tracciabilità eventi
- Installazione di dispositivi certificati di arresto di emergenza, barriere fotoelettriche, sensori
- Revisione del fascicolo tecnico e della documentazione CE
- Redazione di un nuovo Risk Assessment secondo EN ISO 12100
- Adeguamento ai requisiti del Regolamento UE sull’AI, se applicabile
Tutto questo senza interrompere la produzione, grazie a una pianificazione strategica (weekend, turni serali, sezioni modulari).
Un’occasione per accedere agli incentivi 5.0
Adeguare l’impianto oggi è anche un’opportunità per beneficiare dei crediti d’imposta fino al 45% previsti dal piano Transizione 5.0, purché gli interventi siano tracciati, documentati e certificati.
Conclusione
Nel nuovo scenario normativo del 2025, non essere conformi significa rischiare molto più che una semplice multa. Sicurezza, compliance e continuità operativa sono oggi strettamente legate.
Investire in un revamping tecnico e documentale non è solo un obbligo: è un’opportunità per migliorare l’affidabilità, ridurre i rischi e accedere agli incentivi. Il momento di agire è ora, prima di un controllo o di un incidente.
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